Cesare Biseo (Roma 1843 - 1909)

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Cesare Biseo (Roma 1843 - 1909) è stato un pittore del XIX secolo. Allievo del padre, il pittore bresciano Gian Battista, venne a Roma da giovane ma trascorse un lungo soggiorno a Parigi - ove aveva accompagnato il genitore chiamatovi da Clotilde, cugina di Napoleone II, ad affrescare il suo palazzo - dedicandosi soprattutto alla decorazione e subendo l'influenza del Fortuny, specialmente nelle tonalità e negli effetti di luce della pittura di questi. I motivi orientali ed esotici che assimilò durante la permanenza in Egitto, in Africa ed in Asia - ove soggiornò lungamente come membro della missione diplomatica italiana - lo influenzarono verso un tipo di pittura permeata da un'atmosfera struggente e suggestiva al tempo stesso. Spinto però dalla passione per i paesaggi della Campagna romana, ritrasse questa con grande amore, estrema fedeltà e buoni effetti di luce (notevole per l'«ardito effetto di sole»), evolvendosi dall'originario gusto classico verso soluzioni veriste che lo salvarono dal rischio della «maniera». Scene orientali ed africane; panorami e vedute sia dell'Asia che della Campagna romana; figure e ritratti; animali, frutto di elaborazioni dei numerosi appunti riportati dai frequenti viaggi; qualche raro soggetto di storia dell'epoca; rovine di Roma; una infinità di efficaci schizzi e disegni mai caricaturali. Riuscì molto bene anche nell'illustrazione di libri sia in Italia che in Francia dove l'editore Hachette pubblicò la traduzione di Marocco. Oltre agli affreschi ed alle decorazioni, con cui esordì, dipinse ad olio e ad acquarello; si dedicò con successo all' acquaforte, specialmente negli ultimi anni della sua vita trascorsa a Roma, rifacendosi al Piranesi.

FONTE: La Campagna Romana nell'arte dei XXV

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